top of page

La simmetria dei desideri, E. Nevo.

  • Writer: Michela Bilotta
    Michela Bilotta
  • 11 minutes ago
  • 2 min read

Amo in maniera particolare i romanzi che raccontano storie di amicizia, soprattutto quando, oltre a mettere in luce le caratteristiche dei singoli personaggi, si focalizzano sull'evoluzione del legame nel tempo.


In "la simmetria dei desideri", Nevo è bravissimo nel costruire un racconto su più piani temporali. Gestisce magistralmente gli eventi, con sapienti anticipazioni e intrecci che somigliano a una danza nella quale i ballerini avanzano, arretrano, girano su se stessi e, infine, si scambiano di posto.


Quattro amici israeliani — Yuval, Ofir, Churchill e Amichai — stringono un patto su un foglio durante i Mondiali di calcio del 1998: tra quattro anni, quando la finale successiva verrà disputata, si ritroveranno per verificare se i desideri annotati si saranno avverati.



Attraverso un racconto corale, in cui le vite dei protagonisti si intrecciano con la realtà politica e sociale israeliana, Nevo ci mostra come sogni, ambizioni e fragilità di ognuno si trasformino nel tempo. E non si sottrae al giudizio e alla condanna verso le politiche israeliane, soprattutto attraverso un episodio, più volte accennato da uno dei protagonisti e svelato solo alla fine, che rivela la spregevole sopraffazione dei piu' forti sui deboli.


Attraverso il fluido alternarsi di punti di vista e piani temporali, l'autore costruisce un mosaico emotivo ricco di sfumature. Ogni personaggio porta in scena un desiderio diverso — successo, stabilità, libertà, riconciliazione — e il romanzo mostra come il tempo possa trasformare persino le aspirazioni più sincere.



Senza mai perdere la dimensione emotiva più intima, La simmetria dei desideri si configura come un meraviglioso affresco sull’amicizia, con le sue lacerazioni, i suoi tradimenti e il suo potere salvifico.



Con uno stile rapido e diretto, e una padronanza geniale delle strutture narrative, Nevo riesce a restituire la complessità dei rapporti umani con naturalezza. Il risultato è un romanzo intenso che parla di crescita, disillusione e desideri mancati, ma anche di quella forza misteriosa che tiene unite le persone nonostante tutto.



Una lettura consigliata a chi ama le storie di formazione adulte, malinconiche e profonde, capaci di far riflettere sul percorso imprevedibile che compiono i desideri quando incontrano la realtà.

IL VINO


Il vino da abbinare è un Lacrima di Morro d'Alba, rosso intenso e versatile, piacevole sia giovane che dopo l’invecchiamento, come le amicizie che durano nel tempo.



La mia recensione su:



Gramma Feltrinelli



ree

 
 
 

Comments


foto quarta di copertina.jpg

Chi sono

Mi chiamo Michela Bilotta, sono nata a Salerno, ma vivo da oltre dieci anni a Bruxelles, dove mi occupo di comunicazione e ufficio stampa. Ho pubblicato guide turistiche, racconti, manuali per concorsi a cattedra.  La Metrica dell'oltraggio è il mio primo romanzo.

© 2021 by Michela Bilotta. Powered and secured by Wix

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
bottom of page